Uniti nella Speranza

Coraggio, non abbiate paura (Mt 14,27)

Gli auguri di mons. Sorrentino ad ammalati, sofferenti e operatori sanitari

Gli auguri di mons. Sorrentino ad ammalati, sofferenti e operatori sanitari

“Il mio augurio di Pastore è che Gesù Bambino che viene dal cielo a fare sua la nostra sofferenza faccia sentire a tutti gli ammalati e a tutti voi che vi prendete cura di loro la gioia del cuore”.

È questo uno dei passaggi del videomessaggio di auguri di Natale che il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino rivolge agli ammalati, ai sofferenti e agli operatori sanitari, soprattutto in questo tempo di pandemia da Coronavirus che da mesi affligge il mondo intero.

“Abbiamo visto – aggiunge il vescovo – tanti episodi in questo periodo, anche di eroismo di persone che si sono dedicate in maniera eccezionale. Abbiamo sentito che è la solidarietà che dà sapore alla vita, ci fa stare uniti nella sofferenza e ci permette di superarla. Voi ammalati – prosegue – ci state a cuore e vi vogliamo bene anche se in questa situazione forse non sempre possiamo esprimervelo. E voi operatori sanitari che vi prendete cura di noi sentite che vi vogliamo bene, che stimiamo il vostro lavoro, la vostra professionalità, la vostra dedizione”.

Agli auguri del vescovo si sono aggiunti, con una nota scritta, quelli della responsabile della Pastorale della salute della diocesi, Marina Menna.

“La prova della pandemia che non si ferma – afferma la dottoressa Menna – continua a richiederci ulteriori sforzi per contrastarla e per provare a dare un significato alle provocazioni della dura realtà della malattia. Come vivere questo momento e affrontare sofferenza, paura, solitudine, senso di impotenza, di fragilità di incertezza? Questi gli interrogativi che ricorrono nell’attuale periodo di crisi fisica, emotiva, esistenziale sia nelle persone malate che in coloro che se ne prendono cura. La ferita propria, se malati – aggiunge – , o quella dell’altro, se operatori sanitari o di pastorale della salute, ci interpella continuamente e ci addolora, ma il nostro agire sia quello di rimuovere il velo della tristezza in uno sforzo comune che mitighi la sofferenza e rafforzi il senso di reciproca umanità e solidarietà. Il Natale che stiamo per vivere – conclude – ci illumini per un rinnovato coraggio. Auguri per un Santo Natale pieno di luce e di speranza!”.