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Stop alle armi nucleari: suonano le campane della Basilica di S. Maria di Leuca

Stop alle armi nucleari: suonano le campane della Basilica di S. Maria di Leuca

Venerdì 22 gennaio entra in vigore il TPNW, il trattato internazionale sulla proibizione delle armi nucleari, che le rende di fatto illegali per gli stati che l’hanno ratificato. Tra questi non c’è l’Italia. Si tratta del primo trattato internazionale vincolante per la completa proibizione di armi nucleari in un percorso orientato alla loro eliminazione.

A De Finibus Terrae sarà la Basilica-Santuario di S. Maria di Leuca, che ogni anno accompagna il movimento di Carta di Leuca, a portare questa buona notizia al mondo, in particolare ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Domani mattina alle 9 le campane della Basilica suoneranno per rendere concreta l’adesione di questa “terra finestra” e della sua gente a questo primo passo verso il disarmo nucleare globale.

Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, così dichiara riguardo all’iniziativa: “La Basilica di Leuca si presenta al mondo come simbolo di terre tenute insieme dal mare dell’unica fratellanza. Da anni, attraverso la Fondazione De Finibus Terrae, viviamo proprio sul promontorio leucano l’evento internazionale “Carta di Leuca” per accompagnare i giovani dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo a fare insieme un cammino disarmante! E quando qualche piccolo seme porta frutto è bene dargli voce! Lo facciamo suonando le campane della Basilica di S. Maria de finibus terrae”. E le campane che suonano vogliono essere anche un invito alla coscienza di tutti, di chi ci governa in particolare, perché presto anche l’Italia possa aderire al Trattato”.