Uniti nella Speranza

Coraggio, non abbiate paura (Mt 14,27)

Mani, Fiducia, Amore, Aiuto, Solidarietà, Carità, Bisogno, Accoglienza.

Musica e scrittura per aiutare i più fragili

Un Magazine ed una breve raccolta di canzoni originali: questo il risultato dei laboratori svolti all’interno di “POINT – Percorsi di Orientamento ed Integrazione” che ha visto il coinvolgimento di persone in particolare condizione di marginalità socio-economica e fragilità psichica, accolte nei servizi e nelle strutture della Caritas diocesana di Pescara-Penne.

«L’obiettivo primario del progetto – spiega Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana – è stato favorire un significativo miglioramento della qualità di vita degli accolti, potenziando le loro capacità residue, attraverso attività terapeutiche, riabilitative ed educative-occupazionali. I percorsi individuali dei partecipanti e i risultati ottenuti ci chiedono di dare stabilità a questo servizio attraverso la sinergia tra pubblico e privato. È necessario, per questo,avviare iniziative sul territorio nell’ambito psicosociale al fine di condurre i più fragili al recupero di autonomia e autostima».

L’attività di scrittura creativa ha permesso ai partecipanti del progetto di potersi esprimere in consapevolezza e libertà. È già disponibile, gratuitamente, il primo numero di quattro del quindicinale. Il magazine, una collezione di emozioni, pensieri, sensazioni, è scaricabile in forma digitale dal sito www.caritaspescara.it e distribuito presso le strutture della stessa Caritas. Il laboratorio di composizione musicale, invece, ha permesso la produzione di tracce audio musicale scritte ed interpretate dagli accolti e registrate in uno studio professionale sotto la guida di tecnici del settore.La raccolta delle canzoni in un mini-album sarà presentato giovedì 18 febbraio, alle 10, su Radio Speranza, all’interno del programma “Binario 1” e, subito dopo la messa in onda, sarà disponibile online sul canale YouTube della Caritas diocesana, insieme a 4 videoclip realizzati sempre con la collaborazione degli stessi protagonisti.

«POINT è stato un insegnamento – racconta Ivan, uno dei partecipanti al progetto –  ho imparato cosa significa comunicare, esprimersi senza timidezza o paure.  Mi sono anche divertito. Sono contento di essere cambiato, vado fiero di quello che sono oggi; sono cresciuto e vado avanti nel mio cammino per raggiungere molto presto il mio unico obiettivo, riabbracciare mia figlia».