Anche la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, attraverso l’Ufficio Pastorale della Salute diocesana, insieme alle associazioni di volontariato Aucc aderisce alla XX edizione della Giornata nazionale del Sollievo che cade domenica 30 maggio 2021. Istituita nel 2001 con il concorso di tre Enti promotori, la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, il ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, la Giornata del sollievo, ha lo scopo di promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà per tutti i malati e i sofferenti, soprattutto per chi è nella fase terminale della vita e non può giovarsi di cure destinate alla guarigione. “Portare sollievo è sempre possibile – sostiene Marina Menna, direttrice dell’Ufficio per la Pastorale della Salute diocesana – perché significa essere disponibili a confrontarsi in modo empatico, solidale e propositivo con chi sperimenta dolore e sofferenza. È necessario diffondere la cultura del sollievo con l’intento educativo di promuovere la sensibilità del prendersi cura dell’altro per garantire fino al momento del trapasso una vera dignità di vita. Tutti siamo coinvolti: da coloro che si dedicano al malato per professione, a chi lo fa con operatività solidale di volontariato, a chi lo esprime con gesti di vicinanza che portano consolazione e speranza. Si può portare sollievo attraverso farmaci e trattamenti nuovi ed efficaci, ma anche con una cura umana piena di attenzione, tenerezza, vicinanza, amore e una cura spirituale capace di offrire una speranza che vada ‘oltre’ la vita. La cultura del sollievo – conclude Menna – è rivolta a sostenere progetti ed operatività per tutte le età; vengono quindi realizzati cure palliative pediatriche coinvolgendo famiglie e operatori sanitari e non a sostegno di una migliore qualità di vita per bambini con malattie inguaribili”.
Questi i temi che verranno affrontati presso l’Abbazia di San Pietro domenica prossima, dopo la celebrazione eucaristica delle 10,30 officiata dal parroco di San Pietro Dom Massimo Bertoncello e da padre Alfredo Avallone, guida spirituale dell’Ufficio per la Pastorale diocesana della salute.
Sarà ricordata la figura del venerabile don Antonio Pennacchi, lì sepolto, attraverso le parole di suor Alessandra Rusca, postulatrice della causa di beatificazione, che ne riferirà le doti di antesignano di portatore di sollievo sia come uomo che come presbitero per aver condotto la sua vita stando accanto agli altri.
A seguire testimonianze dirette dei rappresentanti delle associazioni AUCC e CON NOI che operano in stretta collaborazione con i servizi oncologici e delle cure palliative della Asl e di quella dei ministri straordinari di comunione che portano conforto e speranza nelle case dei malati.