È dedicato agli adolescenti il nuovo progetto “Seme diVento” che è stato presentato nei giorni scorsi in diretta streaming. Elaborata dal Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, insieme all’Ufficio Catechistico Nazionale e all’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, l’iniziativa rappresenta un impegno condiviso per incontrare gli adolescenti con tutta la comunità cristiana, aprendo processi educativi che la possano rinnovare profondamente.
“Quello che è successo nell’ultimo anno ci porta a prendere in considerazione questa età in un modo nuovo. Non si diventa grandi da soli. Siamo convinti che i ragazzi abbiano molto da dire alla comunità ecclesiale, in quanto portatori del futuro che è provocazione, richiesta di essere seme del vento cristiano nella storia di oggi”, sottolinea don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile. Il titolo del progetto, aggiunge, fa riferimento all’adolescenza come ad “un momento di semina” e, con un gioco di parole, ricorda che “’il termine ‘divento’ non indica solo il divenire, ma anche l’idea di una formazione che tiene conto dell’aspetto umano e del vento dello Spirito che rinnova la vita”.
Obiettivo del percorso, che nasce “per aiutare gli adolescenti a recuperare la bellezza che è una prerogativa della loro età”, è “ascoltarli e dialogare con loro” oltre che fare “una verifica per capire come la comunità cristiana si è posta nei loro confronti”, aggiunge mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale. L’invito è a “lasciarsi raggiungere dal grido degli adolescenti”, osserva fra Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, per il quale “questo strumento potrebbe aiutare a creare una comunità capace di accoglierli”.
Nel corso dell’incontro di presentazione, Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, ha presentato i risultati di un’indagine sugli adolescenti condotta nell’ambito del progetto. Pierpaolo Triani, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha illustrato le linee pedagogiche nell’incontro con gli adolescenti, mentre i direttori dei tre Uffici promotori si sono soffermati sulla dimensione pastorale.