Attraversare il “tempo forte” dell’Avvento nell’anno della pandemia da Covid, quando le occasioni di incontro e formazione comunitaria sono pressoché impossibili in presenza, riscoprendo preghiere e gesti semplici da poter fare anche da soli o in casa. E’ la proposta del vescovo Rodolfo per la Chiesa di Grosseto che invita a pregare tre volte al giorno (al mattino, a mezzogiorno e la sera) l’antica preghiera dell’Angelus.
L’invito, il Vescovo, lo rivolge con una lettera indirizzata ai sacerdoti, alle famiglie e “a ogni fratello e sorella della Diocesi”, all’interno di un piccolo sussidio di venti pagine, nel quale sono stati inseriti il testo dell’Angelus, una meditazione su di esso tratta da una frase di San Paolo VI, la storia di questa preghiera, risalente al ‘200 e nata in ambito francescano, e la supplica alla Madonna delle Grazie in tempo di pandemia.
Il sussidio è arricchito anche di belle immagini sull’Annunciazione e sulla Natività tratte da icone bizantine, armene e della Terra Santa, oltre a un’immagine della Madonna delle Grazie, copatrona della Diocesi.
Nella sua lettera, il Vescovo, oltre alla preghiera dell’Angelus, indica anche due segni “che quest’anno vivremo di più in famiglia”: il Presepe e la corona dell’Avvento. “Un angolo di casa può bastare per il presepe – suggerisce la lettera – Bello se lo farete insieme. E’ l’occasione di farsi un po’ di catechesi reciproca e di ridirsi, l’un l’altro, il senso che esso ha per ognuno. Per la corona d’Avvento – prosegue i Vescovo – basta un po’ di fantasia: qualche ramoscello d’alloro, un fiocco rosso e quattro candele da accendere una a settimana”.
Infine il Vescovo suggerisce alle famiglie di recitare insieme l’Angelus la sera, prima o dopo cena, “magari davanti al presepe o accendendo la corona dell’Avvento”.
Infine due raccomandazioni: “Non dimenticatevi della carità, tra voi e verso i poveri. Ricordatevi di quanti sono soli, anziani, ammalati. Portatevi in cuore gli uni gli altri”.
I sussidi, stampati in 5mila copie, sono a disposizione nelle parrocchie, mentre la versione digitale può essere scaricata dal sito diocesano (www.diocesidigrosseto.it).