“Noi ti lodiamo o Dio”. Cari fratelli e sorelle, al termine del nuovo anno lodiamo il Signore che è nato, in compagni di Maria, Giuseppe e i pastori, che – come ci ha ricordato la pagina evangelica di Luca– dopo aver visto il Bambino Gesù se ne tornarono alle loro case “glorificando e lodando Dio”. La pandemia in quest’anno che si chiude è ancora tra noi, ha segnato profondamente la vita delle nostre famiglie e delle nostre città, ha generato malati e morti, ci ha impoveriti, ma non per questo sentiamo meno vicino Dio nostro Padre, al quale rivolgiamo la nostra lode da figli e non più da schiavi, come invita a fare l’apostolo Paolo. La pandemia non è il segno della lontananza di Dio, ma della lontananza, dell’individualismo tra gli uomini, dello sfruttamento del creato, del peccato dell’uomo. Nella pandemia ci ha accompagnato Maria, Madre di Dio, che abbiamo particolarmente onorato e invocato in questo anno di sofferenza come Madonna delle Grazie. La Madonna delle Grazie, patrona della nostra Chiesa dal 1849 dall’angolo di una Cattedrale ancora chiusa per le ferite del terremoto, non ha mancato di proteggerci e accompagnarci. Il suo sguardo materno ci è stato particolarmente vicino, ha accompagnato i nostri passi: ha dato fiducia e speranza. Cari fratelli e sorelle, per questo anno che è passato invochiamo il Signore: soccorrici, in questo tempo di pandemia, perché impariamo la prossimità, uno stile di vita sobrio, un’attenzione alla cura della salute delle persone come prioritaria. La tua luce “splenda nelle tenebre”, come ci ha ricordato il Prologo di Giovanni nella Liturgia di Natale, così da toglierci dalla paura e dall’incertezza del tempo.
Guida e proteggi il tuo popolo, perché sia fedele ai tuoi comandamenti, impari la carità come il centro della vita cristiana, cammini nella vita di fede, non perda la speranza. Il Verbo che si è fatto carne, che stupisce Maria, che conserva ogni cosa nel suo cuore meditandole, che rassicura Giuseppe, lo sposo giusto che sentiremo particolarmente vicino nel nuovo anno, ci regali la vita e illumini il nostro cammino
Custodisci dal peccato i tuoi figli, perché sperimentino e godano i benefici della tua grazia. Infatti, chi vive nella grazia vive nella verità.
Accogli nel tuo Regno i nostri fratelli e le nostre sorelle defunti, soprattutto in questo anno e per questa pandemia che ci ha ferito profondamente: dona loro la pace e il riposo eterno.
Cari fratelli e sorelle, al termine di questo anno, con Maria, Madre di Dio, ringraziamo il Signore che abita tra noi, perché da figlio e fratello, ci aiuti a riconoscere Dio come Padre e a diventare una sola famiglia umana. E preghiamo il Signore: Tu sei la nostra speranza”. Così sia.